Home made Genziana: A recipe from Abruzzo

genziana bottle

Segue in Italiano.

A few a nights ago I was invited for dinner by friends in a beautiful, little farm house that has everything I am dreaming of: A nice outdoor area perfect for dinner party, wooden oven and a cooking area. It’s one of this place that made me feel at ease since the first time I went. I knew that the menu was going to be rich. I went empty stomach in order to fit everything coming. We had some great steak, salame, truffles, cheese and of course wine. When the digestives time came, we had a range of liquors to choose from. This is something that we usually do to digest, but mainly to sip some more alcohol after few glass of wines.

Among them I spotted a spirit that is very famous in the Abruzzo region of Italy or at least is where I’ve tried it first. It is very common there since the roots used to make it are growing at an altitude of at least 1000 m. As per that night, the people from Abruzzo use this tonic as a digestive but also for its diuretic and antioxidant properties. The plants and its roots have been used for centuries as a medicine. How this knowledge came to us is always a mystery that crosses scientific data and local stories. However both of them find their roots in the observation of our surroundings.
Citizens of the Abruzzo region have their own story about how they discover the advantages of this plant. Shepherds of the area noticed that when the sheep were sick they used to dig and look for Genziana’s roots and actually after eating it their health improved. Mimicking this habit they start to use the roots to brew a tonic that is now part of the Abruzzo culinary heritage.
But while the sheep were using it only when it was needed, humans didn’t have the same sensibility. As often happens, we forget that nature is a fragile system that has to be respected and followed in its rhythms. This is to say that at the present the Genziana is a protected species due to the abuse that locals have been doing in the past. The plants and its roots can only be harvested in certain time of the year and you will need a special license to do so.  Great job Humans, next time you call someone sheep think twice!

How ever you can still find some fresh roots on the market, coming from areas of the world where is still abound. So  I decided to ask Anna, the girl who made me try it first, to find a local recipe to make this tonic. After a few messages this is what she sent me:

Genziana Abruzzese recipe:

Ingredients:

3 and a half liter of good white wine. She suggest Falaghina.
200 gr of fresh Genziana roots
700 gr of pure alcohol. The 90 volumes one.
500 gr of sugar

Procedure:

1 You will have to  melt the sugar in the wine
2 Add it to a jug big enough to contain all the ingredients.
3 chop the roots in cubes and add it to the wine.
4 Add the alcohol and close it with a cap making sure that is sealed properly.
5 Let it sit for at least 40 days in a dark place shaking is every 3-4 days. You can also leave it for 20 days more if you want a stronger Genziana taste.
6 After that filter it and it’s ready to be drunk.

Genziana is not for everyone it has a bitter taste that can be annoying for many. So if your final result is bitter and “very tasty” that’s how it should be. However if you are a more limoncello type here the recipe.

Grazie Anna for the recipe.

#Keepeating

Liquore Genziana: La ricetta Abruzzese

Qualche sera fa sono stato invitato a cena da amici in un bellissima casetta di campagna, Una casa da sogni, almone i miei, on un bel spazio all’aperto, forno a legna e angolo cottura perfetti per cene in compagnia. È uno di quei posti che mi ha fatto sentire a mio agio sin dalla prima volta che ci sono andato. Sapevo che il menu sarebbe stato riccoe quindi sono andato a stomaco vuoto. Abbiamo mangiato delle ottime bistecche, salame, tartufi, formaggio e ovviamente vino. Quando arrivò il momento dei digestivi, avevamo una vasta gamma di liquori tra cui scegliere. Un abitudine che nasconde il solo fatto di avere qualche bicchiere in più a fine serata oltre che a farci digerire.

Tra questi ho visto un liquore molto famoso in Abruzzo o almeno è dove l’ho provato per la prima volta. È molto comune in quelle aree poiché le radici utilizzate per produrlo crescono ad un’altitudine di almeno 1000 m. Come nel nostro canso, gli Abruzzesi usano questo tonico come digestivo ma anche per le sue proprietà diuretiche e antiossidanti. La pianta e le sue radici sono state usate per secoli come medicina. Come questa conoscenza sia giunta fino a noi è sempre un mistero che si arricchisce di dati scientifici e storie locali. Tuttavia entrambi trovano le loro radici nell’osservazione di ciò che ci circonda.


Parlando con un amico a tavola scopro che i pastori della zona notarono che quando le pecore erano malate scavavano e cercavano le radici di Genziana per mangiarle e come risultato la loro salute migliorava. Imitando questa abitudine iniziarono a usare le radici per preparare il tonico che ora fa parte del patrimonio culinario abruzzese.
Ma mentre le pecore lo usavano solo quando era necessario, gli umani non hanno avuto la stessa sensibilità. Come spesso accade, dimentichiamo che la natura è un sistema fragile che va rispettato e seguito nei suoi ritmi. Questo per dire che attualmente la Genziana è una specie protetta a causa degli abusi che gli autoctoni ne hanno fatto in passato. La pianta e le sue radici possono essere raccolte solo in determinati periodi dell’anno e per farlo è necessaria una licenza speciale. Ottimo lavoro Umani, la prossima volta che dai della pecora a qualcuno pensaci due volte!

Tuttavia si possono trovare ancora sul mercato delle radici fresche, provenienti da zone del mondo dove ancora abbonda. Così ho deciso di chiedere ad Anna, la ragazza che me l’ha fatto provare per la prima Volta, di cercare una ricetta locale per la Genziana. Dopo alcuni messaggi questo è quello che mi ha inviato:

Genziana Abruzzese ricetta:


Ingredienti:

3 litri e mezzo di vino bianco. Lei suggerisce la Falaghina.
200 gr di radici di Genziana fresche
700 gr di alcool puro. Quello dei 90 volumi.
500 g di zucchero

Procedura:

1 Fai sciogliere lo zucchero nel vino.
2 Versatela in un barattolo di vetro abbastanza grande da contenere tutti gli ingredienti.
3 Tagliate le radici a cubetti e aggiungili al vino
4 Aggiungi l’alcool e chiudi il tutto con un tappo ermetico.
5 Lasciare riposare per almeno 40 giorni in un luogo buio agitando ogni 3-4 giorni. Puoi anche lasciarlo per 20 giorni in più se vuoi un gusto Genziana più forte.
6 Dopodiché filtralo ed è pronto per essere bevuto.

La Genziana non è per tutti ha un sapore amaro che può essere fastidioso per molti. Quindi, se il tuo risultato finale è amaro e “molto gustoso”, hai fatto un buon lavoro. Se invece sei più da Limoncello qui la ricetta.

Grazie Anna per la ricetta.

#keepeating.

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